Medium, veggente, chiaroveggente, sensitivo e mago :
qual è la differenza? Chi è il miglior operatore?
In rete si trovano tantissimi operatori
che sostengono di essere questo o quello e garantiscono strabilianti risultati
tramite i loro poteri, peccato che molto spesso non sappiano nemmeno di cosa
parlano.
Andiamo con
ordine: il medium (dal latino medium, "mezzo,
strumento") è una persona che sostiene di poter operare come intermediario
tra il mondo dei vivi e quello dei morti con supposte entità.
Il termine
nasce nell'ambiente dello spiritismo negli anni ‘50 per poi estendersi
successivamente in altri ambiti. Nel linguaggio comune e nella cultura popolare
si definisce medium principalmente colui
in grado di contattare le persone decedute, per via orale
("psicofonia") o per via scritta ("psicografia" o scrittura
automatica).
Nell'ambito
della new age si è diffusa la credenza in una nuova forma di medianicità, nota
in italiano come "canalizzazione" (channeling). Ciò che differenzierebbe
i medium tradizionali dai canalizzatori sarebbe il tipo di "entità"
con cui essi dichiarano di mettersi in contatto: il medium infatti dice di
comunicare principalmente con gli spiriti dei trapassati; laddove i channelers
asseriscono di "canalizzare" presunte entità disincarnate, come gli
spiriti guida, che sarebbero desiderose di mettersi in contatto con gli esseri
umani per guidarne l'evoluzione.
Il channelling
è un tipo di contatto più mediato: se il medium parla direttamente con angeli o
defunti, il channeler interagisce con uno spirito guida (o maestro
asceso) che "dall'altra parte del velo" è la sua interfaccia con le
altre entità.
Senza lo
spirito guida, non c'è fenomeno paranormale: lo spirito guida, libero quanto il
channeler, decide ora, luogo e modalità del fenomeno (seduta, scrittura
automatica ecc.), oppure se manifestarsi al channeler senza preavviso.
Lo spirito guida rivolge alle altre entità le domande del channeler e
fornisce a questi le loro risposte, apporti o asporti di oggetti.
Il channeler
non può verificare né ha la percezione extrasensoriale se dall'altra parte lo
spirito guida stia effettivamente contattando terze entità, come dichiara,
oppure se lo spirito guida stia mentendo, e fornisca delle risposte proprie,
facendole risultare come affermazioni di defunti o altre entità.
Secondo una
visione più critica, spesso si manifesterebbero entità negative (come demoni),
per i quali non prova niente il fatto che mostrino di conoscere fatti o
particolari del corpo che solo il defunto poteva avere visto o vissuto: questo
tipo di entità anche se non onnisciente, accede dopo la morte a una coscienza
più vasta per cui può comunque conoscere cose e fatti del passato (e del
futuro), anche di terzi, che non ha visto e vissuto personalmente nella vita
terrena.
Il medium può essere un operatore
esoterico?
Si, grazie ai suoi poteri innati può facilmente
ottenere informazioni utili a risolvere il caso e ha maggiori probabilità di
riuscita potendo percepire e interagire con le entità coinvolte nei riti .
Il medium può,
senza effettuare rituali di magia,
influenzare le persone a distanza, tramite la meditazione o la comunicazioni
con esseri soprannaturali? Può davvero, tramite angeli santi e quant’altro, risolvere dei casi? Ovviamente no.
Il veggente
o chiaroveggente
La chiaroveggenza è la presunta capacità di conoscere
eventi, luoghi o oggetti, che possono essere lontani (nel tempo o nello spazio)
oppure nascosti, attraverso una percezione extrasensoriale. Chi ne è dotato è
chiamato chiaroveggente.
La parola
deriva dal francese clairvoyance, «visione chiara», e questa dal latino clarus,
«chiaro» e videre, «vedere»; a seconda del contesto si può intendere sia
alla lettera come percezione di tipo visivo, sia in senso esteso come
acquisizione generica di conoscenza; in questo senso esteso è chiamata anche telestesia
o metagnomia.
Il chiaroveggente può essere un
operatore esoterico?
Si, i suoi
doni non sono molto utili, ma può studiare magia e, naturalmente, nessuno gli
vieta di fare riti e professarsi come esoterista.
Va precisato
che le sue capacità si limitano solo alla visione estesa delle cose grazie a
uno stato alterato di coscienza (trance); dunque non possiede le capacità effettive per ottenere risultati tramite
rituali di Magia.
Il
chiaroveggente può, senza effettuare
rituali di magia, influenzare le persone a distanza, tramite la meditazione
o la comunicazioni con esseri soprannaturali? Può davvero tramite angeli santi
e quant’altro risolvere dei casi? Ovviamente no.
Il sensitivo, termine generico per indicare qualcuno con
capacita di percezione extrasensoriale; può essere un veggente, un
precognitivo, un empatico, un telepate… Vuol dire tutto e niente.
A seconda delle
sue capacità, i lavori esoterici del sensitivo avranno una buona riuscita
oppure non avranno alcun risultato.
Il Mago è una persona che studia e pratica la Magia,
a fin di bene o a fin di male. Può essere una persona qualunque o con doni
esoterici, in questo caso sarà sicuramente avvantaggiato.
Esegue riti, non
promette miracoli con meditazioni e chiacchierate con angeli e spiriti.
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