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venerdì 6 luglio 2018

Miniguida miglior operatore


Medium, veggente, chiaroveggente, sensitivo e mago :  
qual è la differenza? Chi è il miglior operatore?

In rete si trovano tantissimi operatori che sostengono di essere questo o quello e garantiscono strabilianti risultati tramite i loro poteri, peccato che molto spesso non sappiano nemmeno di cosa parlano.

Andiamo con ordine: il medium  (dal latino medium, "mezzo, strumento") è una persona che sostiene di poter operare come intermediario tra il mondo dei vivi e quello dei morti con supposte entità.

 
Il termine nasce nell'ambiente dello spiritismo negli anni ‘50 per poi estendersi successivamente in altri ambiti. Nel linguaggio comune e nella cultura popolare si definisce medium principalmente colui in grado di contattare le persone decedute, per via orale ("psicofonia") o per via scritta ("psicografia" o scrittura automatica).
Nell'ambito della new age si è diffusa la credenza in una nuova forma di medianicità, nota in italiano come "canalizzazione" (channeling). Ciò che differenzierebbe i medium tradizionali dai canalizzatori sarebbe il tipo di "entità" con cui essi dichiarano di mettersi in contatto: il medium infatti dice di comunicare principalmente con gli spiriti dei trapassati; laddove i channelers asseriscono di "canalizzare" presunte entità disincarnate, come gli spiriti guida, che sarebbero desiderose di mettersi in contatto con gli esseri umani per guidarne l'evoluzione.
Il channelling è un tipo di contatto più mediato: se il medium parla direttamente con angeli o defunti, il channeler interagisce con uno spirito guida (o maestro asceso) che "dall'altra parte del velo" è la sua interfaccia con le altre entità.
Senza lo spirito guida, non c'è fenomeno paranormale: lo spirito guida, libero quanto il channeler, decide ora, luogo e modalità del fenomeno (seduta, scrittura automatica ecc.), oppure se manifestarsi al channeler senza preavviso. Lo spirito guida rivolge alle altre entità le domande del channeler e fornisce a questi le loro risposte, apporti o asporti di oggetti.
Il channeler non può verificare né ha la percezione extrasensoriale se dall'altra parte lo spirito guida stia effettivamente contattando terze entità, come dichiara, oppure se lo spirito guida stia mentendo, e fornisca delle risposte proprie, facendole risultare come affermazioni di defunti o altre entità.
Secondo una visione più critica, spesso si manifesterebbero entità negative (come demoni), per i quali non prova niente il fatto che mostrino di conoscere fatti o particolari del corpo che solo il defunto poteva avere visto o vissuto: questo tipo di entità anche se non onnisciente, accede dopo la morte a una coscienza più vasta per cui può comunque conoscere cose e fatti del passato (e del futuro), anche di terzi, che non ha visto e vissuto personalmente nella vita terrena.

Il medium può essere un operatore esoterico?
Si, grazie ai suoi poteri innati può facilmente ottenere informazioni utili a risolvere il caso e ha maggiori probabilità di riuscita potendo percepire e interagire con le entità coinvolte nei riti .
Il medium può, senza effettuare rituali di magia, influenzare le persone a distanza, tramite la meditazione o la comunicazioni con esseri soprannaturali? Può davvero, tramite angeli santi e quant’altro,  risolvere dei casi? Ovviamente no.

Il veggente o chiaroveggente
La chiaroveggenza è la presunta capacità di conoscere eventi, luoghi o oggetti, che possono essere lontani (nel tempo o nello spazio) oppure nascosti, attraverso una percezione extrasensoriale. Chi ne è dotato è chiamato chiaroveggente


La parola deriva dal francese clairvoyance, «visione chiara», e questa dal latino clarus, «chiaro» e videre, «vedere»; a seconda del contesto si può intendere sia alla lettera come percezione di tipo visivo, sia in senso esteso come acquisizione generica di conoscenza; in questo senso esteso è chiamata anche telestesia o metagnomia.

Il chiaroveggente può essere un operatore esoterico?
Si, i suoi doni non sono molto utili, ma può studiare magia e, naturalmente, nessuno gli vieta di fare riti e professarsi come esoterista.
Va precisato che le sue capacità si limitano solo alla visione estesa delle cose grazie a uno stato alterato di coscienza (trance); dunque non possiede le capacità effettive per ottenere risultati tramite rituali di Magia.
Il chiaroveggente può, senza effettuare rituali di magia, influenzare le persone a distanza, tramite la meditazione o la comunicazioni con esseri soprannaturali? Può davvero tramite angeli santi e quant’altro  risolvere dei casi? Ovviamente no.

Il sensitivo, termine generico per indicare qualcuno con capacita di percezione extrasensoriale; può essere un veggente, un precognitivo, un empatico, un telepate… Vuol dire tutto e niente.


A seconda delle sue capacità, i lavori esoterici del sensitivo avranno una buona riuscita oppure non avranno alcun risultato.

Il Mago è una persona che studia e pratica la Magia, a fin di bene o a fin di male. Può essere una persona qualunque o con doni esoterici, in questo caso sarà sicuramente avvantaggiato.


Esegue riti, non promette miracoli con meditazioni e chiacchierate con angeli e spiriti.

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