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mercoledì 22 luglio 2015

L’amore ai tempi dei social network



" Che si disperino pure i romantici nostalgici e irriducibili, 
ma a quanto pare tira più un aggiornamento di stato ammiccante su Facebook che una poesia scritta con penna e calamaio. "
Wired
 
"Un amore via web e’ diverso da uno vissuto"

L’amore al tempo dei social network è quella cosa per cui un affare che dovrebbe riguardare una persona o due al massimo, cioè te che ti sei innamorato e la persona di cui ti sei innamorato, diventa un affare di tutti, che non hanno niente a che fare con il tuo amore oppure sì, ma in modo secondario, perché sono i tuoi amici, amanti o ex oppure quelli della persona di cui sei innamorato.
In genere, questa mescolanza di persone che sanno i fatti tuoi produce grandi casini.


L’amore al tempo dei social network è anche superficialità e fretta di raggiungere obiettivi…

Aspettare settimane costa fatica immane…Aspettare mesi o anni…Vi sentite male all’idea? Io no.

Conosci una ragazza/un ragazzo. Parlate, vi sentite connessi, vi baciate. Poi? Subito sullo smartphone (io sono ancora ferma a chiamarlo telefonino perché il mio faceva solo telefonate e inviava messaggi) a cambiare lo status di facebook “impegnato”.
Una settimana dopo il tuo ragazzo/la tua ragazza  sparisce per giorni o si fa vedere in compagnia di amici un po’ “affettuosi”? Ci scappa la litigata e lo status “relazione complicata”.


Vuoi litigarci a distanza di sicurezza? Litiga sui social! Il pericolo è che spesso le persone sono protette dall’anonimato (oppure semplicemente non sai chi è); puoi litigare col ragazzino che fa boxe dall’altro quartiere, puoi litigare con una emo che non aspetta altro che qualcuno le dia una spinta per farla finita,  puoi mandare a quel paese un estremista islamico che –guarda a caso- è anche un famoso hacker …
Oppure battibeccare col fidanzato o con l’ex, tanto dietro a un pc non può farti niente, non può vedere le tue lacrime o sentire la tua voce tremolante, preludio a una crisi…Ti senti in qualche modo tutelato/a da un eventuale rischio emotivo dell’incontro (insomma, dal vivo non avresti le palle, ma dietro un pc sì).


Senza contare le millemila foto postate dove siete felici ovunque, in qualunque istante e mentre fate qualsiasi cosa. E vi taggate. E magari taggate anche gli amici, i rispettivi ex in modo che vedano quanto siete felici…O in modo che la gente veda quanto siete ridicoli?


Non parliamo delle gelosie varie: vedi il tuo uomo/la tua donna abbracciata a un'altra/o nella foto di una festa, di un apericena, vai subito a controllare vita morte e miracoli della persona in questione…Poi magari metti anche “mi piace” e ti fai mille paranoie, mille film su cosa si potrebbero essersi detti, su cosa prova lui/lei verso quella ….persona (anche se noi, nei fumi della gelosia, la chiameremmo con epiteti poco carini).


Poi, per qualche motivo stupido, tra cui quella foto incriminata, gli/le togli subito l’amicizia, ma ogni due minuti vai a vedere se ha postato qualcosa di pubblico oppure vai a vedere le bacheche dei suoi amici più stretti.

E poi… settimane dopo, strisciando, torni a richiedere l’amicizia perché sei in crisi d’astinenza.


L’amore al tempo dei social network è quella cosa per cui pubblichi status enigmatici o canzoni molto tristi sperando che capisca che stai parlando proprio di lei e poi torni con te. Ma questo non succede (quasi) mai.


Che dire di tutta la marea di informazioni di cui il 98% inutili?

Hai sotto mano tutto quello che c’è da sapere della sua vita tranne le cose che ti interessano veramente: la sua ultima manicure, i link sull’amicizia, le millemila foto del cane o del gatto…O di quelle con le smorfie da film horror di lei con le amiche… Le foto dei suoi manicaretti (commestibili o meno che siano)...Quando –per esempio- vorresti sapere cosa ha provato quando è passata in quel bar dove andavate spesso insieme, se ha ancora quel regalino che le hai donato e se pensa ancora a te…


Per gli uomini ci trovi tutto di più sul calcio, sulle macchine, sulle goliardate tra amici ecc…Quando preferiresti leggere che so,  che pensa ancora a te, che gli manchi…Ma sai benissimo che gli uomini (almeno quelli duri e puri) certe cose non le spiattellano volentieri sui social…


Bhe a volte penso che l’uso delle lettere non fosse così malvagio… Una bella calligrafia in corsivo piena di grazie, il pennino, l’inchiostro, la ceralacca…

Sì, ormai ci sono i font di tutti i tipi, ma volete mettere la scrittura a mano?


I social possono anche favorire i contatti con più persone, trovarsi e avviare una nuova conoscenza che può tradursi in amicizia di lunga data, flirt o addirittura in un matrimonio.

I mezzi di comunicazione sono nati principalmente per accorciare le distanze, ma paradossalmente ora non fa altro che aumentarle: mi sono accorta di amici che a una pizzata, invece di parlare tra di loro, sono chini sui loro telef…bhe chiamiamolo smartphone, ormai.

Ma…social vuol dire anche tradimenti e violazione della privacy.

Se una volta volevi lasciarti con l’ex, cambiavi aria per un po’ e non rischiavi di vederlo/a ovunque.

Ora non più. 
Anzi, peggio: l’ex vendicativo può stalkerarti, avendo i mezzi e diffondendo online le foto osé. A parte questo, c’è anche la difficoltà di cancellare i ricordi: anche se cancelli, in qualche modo nella rete lo trovi sempre (a meno che sia un eremita).


Il guaio è che i ragazzi oggi, si raccontano, parlano, innamorano mediante internet e ad incontro avvenuto, vivono sulla loro pelle la sgradevole sensazione di smarrimento, come se non sapessero più comunicare senza telefono, facebook  o pc.
Le  emozioni ed i sentimenti , durante l’incontro reale con l’altro\a, rimangono intrappolate da un’incapacità emozionale e verbale, con una difficoltà estrema di espressione mediante  altre modalità, come quelle verbali e gestuali.


Un amore pensato, voluto, coltivato via web, e’ diverso da uno vissuto, nutrito di sensi, umori e malumori.
Il web può rappresentare il precursore di un incontro, così come può fungere alla sua manutenzione, ma non può affatto essere sostitutivo di un amore reale.

Italiasalute
Valeriarandone
tempimoderni


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